Orwell in edicola con il Sole 24 Ore

Orwell in edicola con il Sole 24 Ore

“La Fattoria degli Animali” è la novella allegorica di George Orwell con la quale l’autore racconta, in realtà, del pericolo nascosto dietro ogni esasperazione totalitaria e dietro ogni dittatura. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull’uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L’acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un’energia stilistica che pongono “La Fattoria degli Animali” tra le opere più celebri della narrativa del Novecento. Per questo motivo, Il Sole 24 Ore propone in edicola per un mese da giovedì 9 dicembre la novella di George Orwell e da giovedì 16 dicembre il suo romanzo più famoso: “1984” a 12,90 euro oltre al prezzo del quotidiano.

Nell’ottica di rivisitazione di grandi classici antichi o contemporanei, quest’anno insieme a “La fattoria degli Animali” Il Sole 24 Ore propone infatti anche l’altro grande romanzo di Orwell, probabilmente ancora più famoso, “1984”: anno in cui l’autore immagina il mondo diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L’Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c’è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Insomma: tranne vivere, se non secondo i dettami del Grande Fratello.

1984 copertina George Orwell

Entrambe le opere sono arricchite dal commento critico di Paolo Borzacchiello, scrittore, consulente e formatore appassionato dei due romanzi e attento indagatore delle dinamiche sociali, oltre che delle tante sfumature che la parola, con i suoi linguaggi, i suoi slogan e i suoi (pre)giudizi, porta con sé e da numerose tavole illustrate.

Nella sua rilettura de “La Fattoria degli animali” Borzacchiello specifica: “Da studioso di interazioni umane quale sono e da appassionato di trappole mentali e tecniche di manipolazione della percezione e del comportamento, in occasione di questa edizione speciale dell’inquietante capolavoro orwelliano mi sono cimentato nella rilettura con uno spirito da vero investigatore, alla ricerca di tutti quei meccanismi che sono alla base di ciò che succede nel racconto e la cui scoperta potrebbe persino tornarci utile”.

Su “1984” Borzacchiello precisa: “Ho deciso di trasformare il romanzo di Orwell in un corso di formazione dedicato al miglioramento della nostra vita. Ho voluto far diventare Big Brother un vero Fratello Maggiore, un mentore, il trainer che tutti noi vorremmo incontrare durante il corso di formazione che ci cambia l’esistenza”.

George Orwell. Scrittore inglese. Nato nel Bengala, compì gli studi a Eton. Ritornato in India nel 1922, vi rimase cinque anni al servizio della polizia imperiale indiana in Birmania. Questo soggiorno diede lo spunto al suo primo romanzo, Giorni in Birmania (Burmese days, 1934). Rientrato in Europa, il desiderio di conoscere le condizioni di vita delle classi subalterne lo indusse a umili mestieri nei quartieri più poveri di Parigi e di Londra, esperienza che narrò in Senza un soldo a Parigi e a Londra (Down and out in Paris and London, 1933).

Nel libro inchiesta La strada per Wigan Pier (The road to Wigan Pier, 1937) descrisse con amaro verismo la vita dei disoccupati. Partecipò alla guerra civile in Spagna, combattendo nell’esercito repubblicano; in Omaggio alla Catalogna (Homage to Catalonia, 1938) emerge una posizione duramente critica nei confronti del partito comunista spagnolo e dell’Unione Sovietica, accusati di aver distrutto la sinistra anarchica favorendo la vittoria dei falangisti. Violentemente contrario ai metodi staliniani, scrisse una satira brillante e dolorosa del comunismo russo in La fattoria degli animali (Animal farm, 1945); infine, portando alle estreme conseguenze la sua avversione a ogni tipo di totalitarismo, diede nel suo ultimo romanzo, 1984 (del 1949), un’immagine avveniristica, tanto terrificante quanto plausibile, della società mondiale. Orwell lasciò anche saggi originali su argomenti di critica letteraria e di sociologia.

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