Bauryna Salu. Lì dove l’Unicef non arriva

Se può esserci un punto a favore dell’universalità della psiche umana e dell’importanza dei legami di attaccamento primari, è in questo film di Askhat Kuchinchirekov, classe 1982, su di una usanza atavica in Kazakhstan, quella di affidare i primogeniti alle nonne, con conseguenze per molti versi dolorose. Presentato al Festival di San Sebastian nel 2023, ora il film approda in concorso al Fescaal nella sezione lungometraggi.

Il piccolo Yersultan vive in Kazakhstan con la nonna, una vita non certamente come quelle che le illuminate agenzie internazionali pensano debbano avere i bambini. Sbriga vari lavoretti, dall’estrazione del sale alla rottura dei blocchi di ghiaccio, aiuta la nonna nelle numerose incombenze, non lo vediamo mai andare a scuola e ha pochi momenti di svago.

Un giorno però la nonna, portata via troppo tardi in un pulmino collettivo a curarsi, muore per un attacco cardiaco, e Yersultan torna dai genitori e dal fratello, con i quali non ha mai vissuto e che desiderava vedere, tanto da cercare di mettersi un gruzzolo da parte.

I giorni, tanto quelli della vita con la nonna quanto quelli con i genitori ritrovati, sono cadenzati da una serie incalzante di compiti e doveri da svolgere, l’intonaco da mettere, gli animali a cui badare, gli attrezzi da riporre. Non pare esserci posto per i sentimenti, eppure qui Yersultan va a scuola, faticando a trovare un suo posto. Una scuola a cui gli occidentali sono poco avvezzi, dove gli scolari portano i ciocchi di legno per scaldarsi.

Non pare esserci posto per i sentimenti ma solo per le regole, fino a un climax finale dove tutto esplode, e che mostra che lo spazio per i sentimenti esiste sempre da qualche parte, anche se soffocati.

Tulpan, il film del 2008 di Sergej Dvorcevoj, in cui il regista appariva come attore, ha vinto il premio di Uncertain regards al 61.° Festival di Cannes. Il suo cortometraggio “Benzin Bitti” del 2013 ha vinto il premio per la sua categoria al Dubai Film Festival e si può trovare su You tube. “Bauryna Salu” è stato presentato per la prima volta nel 2023 al Festival di San Sebastian.

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